Il bacino è costituito da tre ossa: le due anche e l’osso sacro. La loro mobilità è ridotta, ma fondamentale. Il blocco della sacro-iliaca (spesso monolaterale) può provocare svariati problemi e dolori non facilmente identificabili, che si irradiano fino ai piedi e a spalle e collo. Stessa cosa vale per la sinfisi pubica, in questo caso di solito la conseguenza è la pubalgia.
All’estremità del sacro c’è poi il coccige e la piccola articolazione che li congiunge risulta cruciale perché è al coccige che si connette la parte più profonda e funzionale del pavimento pelvico.
Il bacino è forse una delle zone più importanti della nostra struttura muscolo-scheletrica. Le ragioni sono molte, ma la principale è che in esso si trova il nostro baricentro (per la precisione si trova a pochi centimetri davanti ad S2). Ogni volta che il nostro baricentro viene mosso, tutto il corpo deve riadattarsi. Se questo non avvenisse, cadremmo. La nostra capacità di conquistare la postura eretta e di mantenerla dipendono dalla nostra capacità di stabilizzare il bacino.
Questo processo non avviene a livello conscio. Sarebbe uno sforzo incredibile dover pensare costantemente a cosa fare per rimanere in piedi, e non ci darebbe alcun vantaggio evolutivo.
La nostra intelligenza dipende anche dalla capacità di tutto il nostro sistema neuromiofasciale di rimanere in posizione senza occupare il nostro pensiero cosciente.
Se da una parte è un vantaggio, dall’altra è uno svantaggio nel momento in cui avviene qualche sbilanciamento patologico. Traumi, deformazioni, abitudini errate possono portarci a soffrire di una marea di problemi senza rendercene pienamente conto. E anche quando il problema diventa doloroso e presente, le sue cause rimangono sommerse nel mondo “incosciente” delle compensazioni. A complicare la questione si mette il fatto che il centro di percezione dell’equilibrio non si trova nel bacino, ma si trova piuttosto lontano: nell’orecchio medio.
Fra baricentro e vestibolo c’è un’intera colonna vertebrale di mezzo. Questo ci fa allargare l’orizzonte dell’importanza della stabilità del bacino. Tutta la colonna si comporta come compensatrice, se le informazioni che assume il vestibolo non coincidono con la posizione reale del nostro centro di gravità. Perciò parlare del bacino significa parlare di gravità. Del rapporto di tutta la nostra struttura con la gravità.
(Rielaborazione da testi di R.Cerini – Balanced Body Master Instructor)